domenica 17 gennaio 2010

PENNA BIANCA


(dedicato al cane che ho adottato a distanza dalla LAV)

Sono stato trovato all’inizio di luglio dalle Forze dell’Ordine all’interno di una recinzione alla periferia della città. Le mie condizioni sono sembrate subito disperate, ero in stato di avanzata denutrizione, arrivato ad un peso di appena 20 kg. Per essere un Pit Bull di 8 anni, maschio ero proprio conciato!

Dopo i primi soccorsi, sono stato trasferito in un centro di recupero dove fin dal primo giorno ho mostrato tutta la mia aggressività, conseguenza dei maltrattamenti subiti e all’addestramento finalizzato al combattimento. Mi hanno assegnato subito un nome, Penna Bianca, sarà per quelle buffe macchie bianche che mi circondano il muso… ma se è per questo hanno proprio sbagliato!
Sono passati pochi giorni dal mio arrivo al centro, le giornate si svolgono per me in modo tranquillo…in che modo, penserete, beh l’importante è che mi lascino stare da solo perché sono ancora imprevedibile, difficile e passo da momenti di tranquillità a momenti in cui reagisco a qualsiasi stimolo esterno interpretandolo come possibile pericolo tornando improvvisamente aggressivo.

Così mi hanno insegnato, tutto è nemico, tutto è da mordere fino alla morte! Mi sono accorto di non essere l’unico cane nella struttura, sento il loro odore, saranno amici o nemici? Ci sono maschi e soprattutto femmine, il mio naso non mente anche se una parte di esso ha perso gran parte della sensibilità a causa di un morso di un Mastino Napoletano. Ho iniziato un corso rieducativo, ma non ho molta voglia di dar retta alle cose che mi chiedono.

Mi sto impegnando con gli esercizi al guinzaglio, ubbidisco abbastanza all’educatore, ma nel momento in cui vengo lascito libero nell’area di “sgambamento” non cerco il contatto con le persone, piuttosto mi dirigo ad ispezionare il territorio che mi circonda e cammino con passo sicuro e testa alta. Durante le ultime mie passeggiate solitarie, si è unita una cagnolina che mi segue a debita distanza. Io non ho ricercato la sua compagnia e quindi non faccio nulla per avvicinarla.

Però a pensarci bene non mi da neanche troppo fastidio la sua presenza, ciò forse è segno che sta svanendo la mia aggressività nei confronti di altri cani o…no non ci voglio pensare Matilde è una bastardina, non c’è niente in lei che mi piace! Mi dirigo verso il mio angoletto preferito, in cui c’è un bel cespuglio dove accucciarmi, che mi ripara dalla calura estiva e lei si accuccia qualche metro a distanza da me. Non mi guarda, finge indifferenza, ma appena accenno a rialzarmi, come per magia si rialza anche lei. Non si è accorta che io sono un cane dominante, che non accetto la compagnia di altri animali? Più i giorni passano e più io riacquisto il mio peso e la mia bellezza, anche se ho sempre mantenuto il mio portamento elegante e fiero.

Sicuramente è per questo che Matilde non mi lascia mai solo, sono il cane più bello del centro. Oggi, alla mia solita passeggiata lei non ha partecipato e io per la prima volta mi sono sentito solo. Vecchia Penna cosa ti sta succedendo, il tuo cuore si sta ammorbidendo troppo? Ma sì, Matilde tutto sommato è dolce, socievole, ubbidiente, giocosa, perché fare finta che non esista, quando poi noto tutte queste cose di lei? Sono passati diversi giorni e di Matilde non ho fiutato neanche più l’odore, ma cosa sarà successo, sembrava che di salute stesse bene, anzi era proprio in piena forma si vedeva ad occhio nudo, pelo bello, occhio vispo e lucido coda sempre in movimento.

Mi sa che mi toccherà fare un po’ di lega con altri animali per sapere cosa è successo alla mia Matilde. Mia Matilde? Ma….ma cosa sto dicendo, volevo dire cosa è successo alla cagnolina in questione. Ho saputo da vie traverse, senza sbilanciarmi troppo che Matilde ha finito il suo periodo di recupero ed è stata affidata alla sua nuova famiglia. No…non ci posso credere, che bello, che tristezza! Non la potrò più vedere, non mi seguirà più nel mio giro nel prato. Sono stato duro come al mio solito, non ho mostrato un minimo di interesse in lei, non l’ho neanche annusata una volta dietro alla coda! Basta così ho imparato la lezione a mie spese.

D’ora in poi cercherò di cambiare il mio carattere, diventare più socievole, ubbidiente ed affettuoso verso gli altri, anche cani, perché se dovesse tornare, la mia Matilde sicuramente si accorgerebbe dei miei miglioramenti e ne sarebbe fiera. Oh, Matilde!

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