lunedì 18 gennaio 2010

LETTERA AD UN BAMBINO MAI AVUTO


Ciao,
ecco già la partenza non è che sia il massimo. Non so neanche se nella mia mente saresti stato un maschietto o una femminuccia. Per il mio carattere forse, avrei preferito un maschio ma la complicità che poi si crea tra due donne, è diverso, quindi anche una femmina non sarebbe stata male. L’importante che non fossi il contrario di me; io non ho mai accettato da piccola il fatto di essere una femmina e mi comportavo di conseguenza come un maschiaccio. Niente gonne, capelli corti (se per questo lo faccio ancora adesso) e non giocavo mai con le bambine. Ecco se avessi avuto una femmina con la f maiuscola, non mi sarebbe molto piaciuto. Anche se poi queste sono tutte cretinate. Comunque torniamo a te. Ho tantissimi dubbi sul fatto di come mi sarei comportata, e mi scuso, anche se non ho fatto un bel niente, ma lo so avrei di certo commesso un’enormità di errori. Sarei riuscita a mettere la mia voglia di protagonismo davanti alle tue esigenze? Sarei stata capace di capire le sue necessità, quando ancora ho problemi con le mie? Ti avrei amato più della mia anima?
Con la scusa che non stavo ancora bene, non ho mai pensato ad adottare un bimbo. Egoismo puro, perché oramai avevo trovato un equilibrio nella mia vita di coppia e non volevo sconvolgerlo. Quando ho deciso per la via più radicale per l’intervento e alcuni amici contemporaneamente aspettavano i loro primi figli, sono stata gelosa di loro e ancora adesso mi succede. Non so se poi è giusto chiamarla gelosia, è più non aver provato, non provarlo e anche se ne avessi voglia non poterlo fare. Ho sognato un sacco di volte prima di tutto il casino, come avrei detto a mio marito che stava diventando papà e questo è molto ridicolo perché io non ho mai avuto il desiderio di maternità. Lo so sono un controsenso vivente. Diciamo pure che mi comporto come la volpe e l’uva!
Ecco dopo averti detto questo, chissà cosa starai pensando della tua mamma, meno male che non sono capitato tra le tue grinfie! Dai non sono poi così male, sembro dura ma non lo sono. Ho una mancanza di affetto che non so da dove arrivi, ma sono sicura che ne avrei dato un sacco a te. Sarei riuscita a mettere da parte le mie sofferenze per capire le tue? E’una domanda che mi sono già fatta prima ma, stavolta rispondo. Ne sono convinta, non c’è una persona più brava di me in questo; vedi la tua mamma è anche molto modesta!
Non so cosa aggiungere d’altro, questa lettera non so neanche perché l’abbia scritta. L’ultima cosa che posso dire è che gli amici mi considerano una brava persona e quindi magari sarei stata anche una discreta mamma.
Un baciotto sulla guancia.
La tua mamma.

4 commenti:

  1. scrivi delle cose profonde e con un tocco leggero e pulito. Sono capitato qui per caso, ma cercherò di leggerti.

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  2. Grazie ... quello che scrivo mi esce dalla testa senza pensarci troppo,l'ho dentro, forse è per quello!

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  3. E' davvero molto commovente! Un abbraccio! :-)

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  4. Davvero molto brava , ho letto subito questo racconto , mi ha colpito il titolo !!
    complimenti

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